Un’introduzione ai viaggi astrali

Ph by Javier Rodriguez via Pixabay

Di esperienze astrali (o viaggi astrali o anche proiezioni astrali) Pavlina parla in svariate occasioni. L’argomento è trattato anche in La realtà soggettiva. La possibilità di viaggiare per dimensioni in cui la materia ha una consistenza diversa da quella del mondo solito permette infatti interessanti esperimenti sulle possibilità di modicare la realtà con il pensiero.

Questo è un post introduttivo sull’argomento, che puoi leggere tradotto gratuitamente.

 

Qual è il contributo della pratica dei viaggi astrali allo sviluppo personale? Vale la pena interessarsi al mondo astrale trascurando quello fisico?

Ho sentito parlare per la prima volta di proiezioni astrali nel 1994. Prima di allora ne conoscevo solo la versione fittizia rappresentata nei film e nei videogiochi. Per me le esplorazioni astrali erano una estensione naturale dei sogni lucidi, anche se si tratta di due esperienze piuttosto diverse. Fu Erin a parlarmene, lei che è una esperta sognatrice lucida e viaggiatrice astrale. Ha persino scritto un romanzo basato sulle sue esperienze astrali, anche se non è mai stato pubblicato. Inoltre ne ho letto in alcuni libri, tra cui Far Journeys (Viaggi lontani) di Robert Monroe. Se non hai mai avuto un’esperienza astrale, dubito che crederai a quello che ha scritto.

Una proiezione astrale è una esperienza extracorporea in cui il tuo corpo astrale lascia per un po’ il tuo corpo fisico, mentre la tua consapevolezza (la tua mente) segue il corpo astrale. Si può dire che sia come quando si sta sognando, anche se nessun esperto viaggiatore astrale confonderebbe mai le due esperienze.

Durante la proiezione astrale resto consapevole e vigile. So chi sono e so che il mio corpo fisico è sdraiato nel mio letto. So in quale giorno della settimana mi trovo e che cosa ho mangiato per cena quella sera. L’avere accesso a tutti i miei ricordi lo rende simile a un sogno lucido benché nel regno astrale io li viva in modo molto diverso dal sogno.

Quando sogno so che l’esperienza avviene entro i confini della mia consapevolezza e che niente di ciò che sogno è vero. Durante un viaggio astrale, al contrario, mi sembra veramente di stare visitando un’altra dimensione semi-fisica altrettanto reale dell’universo in cui viviamo. Tuttavia si avverte una diversa sensazione vibrazionale, come un’impronta energetica unica. La materia astrale si percepisce in modo molto diverso dalla materia normale, appare meno solida e più densa di energia, quindi durante un viaggio astrale si riesce a fluttuare attraverso i muri e altri oggetti che sembrano altrettanto solidi. Anche il nostro corpo astrale è composto più di energia che di materia. Ci sono luoghi persistenti nei regni astrali ed esseri persistenti che li abitano. Questi luoghi evolvono continuamente e noto cambiamenti a ogni visita.

Non ho idea di quanti regni astrali esistano ma so che sono numerosi. Il più delle volte in cui compio un viaggio astrale mi sembra di non allontanarmi mai molto da mio corpo fisico. Spesso mi trovo in un posto che assomiglia molto al mondo fisico, per esempio una versione eterea della mia camera da letto. Altre volte invece sono stato in posti oscuri abitati da esseri che posso solo descrivere come il male allo stato puro. Nella mia vita non ho mai provato una sensazione di puro terrore così intensa e incontrollabile come durante certe esperienze astrali. Mia moglie è esperta in come comportarsi con queste creature oscure mentre io finora non ho avuto la fortuna di manifestare spade astrali, cani da guardia e esseri di frequenze più elevate a mia protezione. Quando incontro qualcosa che mi fa paura in un regno astrale reagisco come Shaggy che scappa da un fantasma in Scooby Doo. Ogni volta che ho cercato di restare e combattere ho fallito miseramente.

Le mie capacità di gestire consapevolmente un viaggio astrale sono quasi nulle, niente a che vedere con quelle di Robert Monroe o di Erin. Di solito mi capita di notte, spesso nel giro di venti minuti da quando mi sono coricato.

Quello che le proiezioni astrali mi hanno insegnato è che la dimensione fisica non è certo l’unica esistente. Vi sono molte altre dimensioni astrali che possiamo visitare (consapevolmente o inconsapevolmente) e che sono popolate. Penso che quando il nostro corpo morirà la nostra consapevolezza finirà in uno di questi regni astrali.

Dal punto di vista della crescita personale considero i regni astrali come posti affascinanti da esplorare. I piani astrali costituiscono interessanti laboratori di esperimenti per controllare i nostri pensieri. Con la pratica ho scoperto che i miei pensieri si manifestano più prontamente nei regni astrali. Nell’universo fisico, più denso, i pensieri scorrono attraverso la materia come spesso liquame in un condotto intasato, impiegando più tempo a manifestarsi. Sono arrivato alla conclusione che questi universi seguano essenzialmente le stesse leggi fisiche. Ognuno ha una sua frequenza vibrazionale unica, che determina il grado di solidità della sua materia e la velocità con essa può essere influenzata dal pensiero.

Non penso che il dedicarsi alle proiezioni astrali spinga a trascurare il mondo fisico. Dato che normalmente compio viaggi astrali di notte, non rubo tempo alla mia vita nel mondo fisico. Nemmeno per i sogni lucidi peraltro. Al contrario, posso affermare che le proiezioni astrali hanno ampliato la mia prospettiva sull’universo fisico e mi hanno reso più curioso su quello che esiste al di là di esso. Sento meno paura della morte e anche il mio attaccamento ai risultati materiali è diminuito, perché mi sono accorto che c’è molto da scoprire al di là della mera dimensione fisica. Sono convinto che questa sia la ragione principale per cui oggi indirizzo i miei sforzi di crescere soprattutto a sviluppare la mia consapevolezza, poiché è l’unica cosa che posso portare con me da un regno all’altro.

Il fatto di essere molto ignorante in materia di regni astrali mi permette di crescere ancora molto. Per cominciare mi piacerebbe imparare a tener testa a una di quelle oscure entità senza dover scappare. Fortunatamente, Erin ne è già capace e posso imparare da lei. Ma non compio viaggi astrali abbastanza frequentemente da fare sufficiente pratica. Normalmente ho un’esperienza astrale da una volta al mese a una volta ogni tre mesi.

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